Novella Nona
Novella Nona
[Voice: emilia]
[001]
Due giovani domandan consiglio a
[002]
Niuno altro che
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Amabili donne, se con sana mente sarà riguardato l'ordine delle cose, assai leggermente si conoscerà tutta la universal moltitudine delle femine dalla natura e da' costumi e dalle leggi essere agli uomini sottomessa e secondo la discrezione di quegli convenirsi reggere e governare, e però, a ciascuna, che quiete, consolazione e riposo vuole con quegli uomini avere a' quali s'appartiene, dee essere umile, paziente e ubidiente oltre all'essere onesta, il che è sommo e spezial tesoro di ciascuna savia.
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E quando a questo le leggi, le quali il ben comune riguardano in tutte le cose, non ci ammaestrassono, e l'usanza o costume che vogliam dire, le cui forze son grandissime e reverende, la natura assai apertamente cel mostra, la quale ci ha fatte ne' corpi dilicate e morbide, negli animi timide e paurose, nelle menti benigne e pietose, e hacci date le corporali forze leggieri, le voci piacevoli e i movimenti de' membri soavi: cose tutte testificanti noi avere dell'altrui governo bisogno.
[005]
E chi ha bisogno d'essere aiutato e governato, ogni ragion vuol lui dovere essere obidiente e subgetto e reverente all'aiutatori e al governator suo: e cui abbiam noi governatori e aiutatori se non gli uomini? Dunque agli uomini dobbiamo, sommamente onorandogli, soggiacere; e qual da questo si parte, estimo che degnissima sia non solamente di riprension grave ma d'aspro gastigamento.
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E a cosí fatta considerazione, come che altra volta avuta l'abbia, pur poco fa mi ricondusse ciò che
Buon cavallo e mal cavallo vuole sprone, e buona femina e mala femina vuol bastone
.
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Le quali parole chi volesse sollazzevolmente interpretare, di leggieri si concederebbe da tutte cosí esser vero; ma pur vogliendole moralmente intendere, dico che è da concedere.
[009]
Son naturalmente le femine tutte labili e inchinevoli, e per ciò a correggere la iniquità di quelle che troppo fuori de' termini posti loro si lasciano andare si conviene il baston che le punisca; e a sostentar la vertú dell'altre, che trascorrere non si lascino, si conviene il bastone che le sostenga e che le spaventi. Ma, lasciando ora stare il predicare, a quel venendo che di dire ho nello animo, dico
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Che essendo già quasi per tutto il mondo l'altissima fama del miracoloso senno di
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Al quale
Io son di
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Camminarono adunque i due compagni insieme, e in
Ama
.
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E detto questo, prestamente
Va al
; il che detto, similmente
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Li quali, a queste parole pensando e non potendo d'esse comprendere né intendimento né frutto alcuno per la loro bisogna, quasi scornati a ritornarsi indietro entrarono in cammino. E poi che alquante giornate camminati furono, pervennero ad un fiume sopra il quale era un bel ponte; e per ciò che una gran carovana di some sopra muli e sopra cavalli passavano, gli convenne lor sofferir di passar tanto che quelle passate fossero.
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E essendo già quasi che tutte passate, per ventura v'ebbe un mulo il quale adombrò, sí come sovente gli veggiam fare, né volea per alcuna maniera avanti passare: per la qual cosa un
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Per che
Deh! cattivo, che farai? vuoil tu uccidere? Perché non t'ingegni tu di menarlo bene e pianamente? Egli verrà piú tosto che a bastonarlo come tu fai.
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A' quali il
Voi conoscete i vostri cavalli e io conosco il mio mulo; lasciate far me con lui.
; e questo detto rincominciò a bastonarlo, e tante d'una parte e d'altra ne gli diè, che il mulo passò avanti, sí che il
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Essendo adunque i due giovani per partirsi, domandò
Messere, qui si chiama il
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Il che come
Or ti dico io, compagno, che il consiglio datomi da
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Quindi, dopo alquanti dí divenuti ad
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Il che
Non ti fu egli detto in che maniera tu facessi questa cena fare?
[025]
La
Ora che vuol dir questo? deh! ché non ceni, se tu vuoi cenare? Se mi fu detto altramenti, a me pare da far cosí; se ti piace, sí ti piaccia; se non, sí te ne sta.
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Maravigliossi
Donna, ancor se' tu quel che tu suogli; ma credimi che io ti farò mutar modo
; e a
Amico, tosto vedremo chente sia stato il consiglio di
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Al quale
Io sono in casa tua, dove dal tuo piacere io non intendo di mutarmi.
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Doman vedrem che pruova avrà fatto il consiglio del `Va al
; e riposatosi alquanto e poi lavatesi le mani, con
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La donna cattivella a gran fatica si levò di terra e in sul letto si gittò, dove, come poté il meglio, riposatasi, la mattina vegnente per tempissimo levatasi fé domandar
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E dopo alquanti dí partitosi
Niuno piú vero consiglio né migliore ti potea dare. Tu sai che tu non ami persona, e gli onori e' servigi li quali tu fai, gli fai non per amore che tu ad altrui porti, ma per pompa. Ama adunque, come
.
[035] Cosí adunque fu gastigata la ritrosa, e il giovane amando fu amato.