Novella Settima
Novella Settima
[Voice: pampinea]
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Essendo la novella di
[003] Altra volta, piacevoli donne, delle verità dimostrate da' sogni, le quali molte scherniscono, s'è fra noi ragionato; e però, come che detto ne sia, non lascerò io che con una novelletta assai brieve io non vi narri quello che ad una mia vicina, non è ancor guari, addivenne, per non crederne uno di lei dal marito veduto.
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Io non so se voi vi conosceste
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Ora avvenne una notte, essendo
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Il quale, la mattina appresso levatosi, disse alla moglie:
Donna, ancora che la tua ritrosia non abbia mai sofferto che io abbia potuto avere un buon dí con teco, pur sare' io dolente quando mal t'avvenisse; e per ciò, se tu crederrai al mio consiglio, tu non uscirai oggi di casa
; e domandato da lei del perché, ordinatamente le contò il sogno suo.
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La donna crollando il capo disse:
Chi mal ti vuol, mal ti sogna: tu ti fai molto di me pietoso ma tu sogni di me quello che tu vorresti vedere; e per certo io me ne guarderò, e oggi e sempre, di non farti né di questo né d'altro mio male mai allegro.
[009]
Disse allora
Io sapeva bene che tu dovevi dir cosí, per ciò cotal grado ha chi tigna pettina; ma credi che ti piace: io per me il dico per bene, e ancora da capo te ne consiglio che tu oggi ti stea in casa o almeno ti guardi d'andare nel nostro bosco.
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La donna disse:
Bene, io il farò
, e poi seco stessa cominciò a dire:
Hai veduto come costui maliziosamente si crede avermi messa paura d'andare oggi al bosco nostro? là dove egli per certo dee aver data posta a qualche cattiva, e non vuol che io il vi truovi. Oh! egli avrebbe buon manicar co' ciechi, e io sarei bene sciocca se io nol conoscessi e se io il credessi! Ma per certo e' non gli verrà fatto: e' convien pur che io vegga, se io vi dovessi star tutto dí, che mercatantia debba esser questa che egli oggi far vuole.
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E come questo ebbe detto, uscito il marito da una parte della casa, e ella uscí dall'altra; e come piú nascosamente poté, senza alcuno indugio se n'andò nel bosco e in quello, nella piú folta parte che v'era, si nascose, stando attenta e guardando or qua or là se alcuna persona venir vedesse.
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E mentre in questa guisa stava senza alcun sospetto di lupo, e ecco vicino a lei uscir d'una macchia folta un lupo grande e terribile: né poté ella, poi che veduto l'ebbe, appena dire
Domine, aiutami
, che il lupo le si fu avventato alla gola, e presala forte, la cominciò a portar via come se stata fosse un piccolo agnelletto.
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Essa non poteva gridare, sí aveva la gola stretta, né in altra maniera aiutarsi; per che, portandosenela il lupo, senza fallo strangolata l'avrebbe, se in certi pastori non si fosse scontrato, li quali sgridandolo a lasciarla il costrinsero; e essa misera e cattiva, da' pastori riconosciuta e a casa portatane, dopo lungo studio da' medici fu guarita, ma non sí che tutta la gola e una parte del viso non avesse per sí fatta maniera guasta, che, dove prima era bella, non paresse poi sempre sozzissima e contraffatta.
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Laonde ella, vergognandosi d'apparire dove veduta fosse, assai volte miseramente pianse la sua ritrosia e il non avere, in quello che niente le costava, al vero sogno del marito voluto dar fede.