Novella Prima
Novella Prima
[Voice: filostrato]
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[002] Bellissime donne, assai sono di quegli uomini e di quelle femine che sí sono stolti, che credono troppo bene che, come ad una giovane è sopra il capo posta la benda bianca e indosso messale la nera cocolla, che ella piú non sia femina né piú senta de' feminili appetiti se non come se di pietra l'avesse fatta divenire il farla monaca: [003] e se forse alcuna cosa contra questa lor credenza n'odono, cosí si turbano come se contra natura un grandissimo e scelerato male fosse stato commesso, non pensando né volendo aver rispetto a se medesimi, li quali la piena licenzia di poter far quel che vogliono non può saziare, né ancora alle gran forze dell'ozio e della sollecitudine. [004] E similmente sono ancora di quegli assai che credono troppo bene che la zappa e la vanga e le grosse vivande e i disagi tolgano del tutto a' lavoratori della terra i concupiscibili appetiti e rendan loro d'intelletto e d'avedimento grossissimi. [005] Ma quanto tutti coloro che cosí credono sieno ingannati, mi piace, poi che la reina comandato me l'ha, non uscendo della proposta fattaci da lei, di farvene piú chiare con una piccola novelletta.
[006]
In queste nostre contrade fu, e è ancora, un
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A cui Nuto rispose:
Io lavorava un loro giardino bello e grande e, oltre a questo, andava alcuna volta al bosco per le legne, attigneva acqua e faceva cotali altri servigetti; ma le
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A
Deh come ben facesti a venirtene! Che è uno umo a star con femine? Egli sarebbe meglio a star con diavoli: elle non sanno delle sette volte le sei quello che elle si vogliono elleno stesse
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Ma poi, partito il lor ragionare, cominciò
Il luogo è assai lontano di qui e niuno mi vi conosce; se io so far vista d'esser mutolo, per certo io vi sarò ricevuto
.
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E in questa imaginazione fermatosi, con una sua scure in collo, senza dire ad alcuno dove s'andasse, in guisa d'un povero uomo se n'andò al
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Il quale le disse:
Madonna, questi è un povero uomo mutolo e sordo, il quale un di questi dí ci venne per limosina, sí che io gli ho fatto bene, e hogli fatte fare assai cose che bisogno c'erano. Se egli sapesse lavorare l'orto e volesseci rimanere, io mi credo che noi n'avremmo buon servigio, per ciò che egli ci bisogna, e egli è forte e potrebbene l'uomo fare ciò che volesse: e, oltre a questo, non vi bisognerebbe d'aver pensiero che egli motteggiasse queste vostre giovani
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A cui la
In fé di Dio tu di' il vero! sappi se egli sa lavorare e ingegnati di ritenercelo: dagli qualche paio di scarpette, qualche cappuccio vecchio, e lusingalo, fagli vezzi, dagli ben da mangiare
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Il castaldo disse di farlo.
Se voi mi mettete costà entro, io vi lavorerò sí l'orto che mai non vi fu cosí lavorato.
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Ora, avendo il castaldo veduto che egli ottimamente sapea lavorare e con cenni domandatolo se egli voleva star quivi, e costui con cenni rispostogli che far voleva ciò che egli volesse, avendolo ricevuto, gl'impose che egli l'orto lavorasse e mostrogli quello che a fare avesse; poi andò per altre bisogne del
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Or pure avvenne che costui, un dí avendo lavorato molto e riposandosi, due giovinette
Se io credessi che tu mi tenessi credenza, io ti direi un pensiero che io ho avuto piú volte, il quale forse anche a te potrebbe giovare.
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L'altra rispose:
Dí sicuramente, ché per certo io nol dirò mai a persona
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[023]
Allora la baldanzosa incominciò:
Io non so se tu t'hai posto mente come noi siamo tenute strette, né che mai qua entro uomo alcuno osa entrare, se non il castaldo ch'è vecchio e questo mutolo; e io ho piú volte a piú donne, che a noi son venute, udito dire che tutte l'altre dolcezze del mondo sono una beffa a rispetto di quella quando la femina usa con l'uomo.
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Per che io m'ho piú volte messo in animo, poiché con altrui non posso, di volere con questo mutolo provare se cosí è. e egli è il miglior del mondo da ciò costui; ché, perché egli pur volesse, egli nol potrebbe né saprebbe ridire: tu vedi ch'egli è un cotal giovanaccio sciocco, cresciuto innanzi al senno. Volentieri udirei quello che a te ne pare.
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Oimè!
disse l'altra
che è quel che tu di'? non sai tu che noi abbiamo promessa la verginità nostra a Dio?
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Oh
disse colei
quante cose gli si promettono tutto il dí, che non se ne gli attiene niuna! se noi gliele abbiam promessa, truovisi un'altra o dell'altre che gliele attengano
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A cui la compagna disse:
O se noi ingravidassimo, come andrebbe il fatto?
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Quella allora disse:
Tu cominci ad aver pensiero del mal prima che egli ti venga; quando cotesto avvenisse, allora si vorrà pensare; egli ci avrà mille modi da fare sí che mai non si saprà, pur che noi medesime nol diciamo.
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Costei, udendo ciò, avendo già maggior voglia che l'altra di provare che bestia fosse l'uomo, disse:
Or bene, come faremo?
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A cui colei rispose:
Tu vedi ch'egli è in su la nona: io mi credo che le suore sieno tutte a dormire, se non noi; guatiamo per l'orto se persona ci è, e s'egli non ci è persona, che abbiam noi a fare se non a pigliarlo per mano e menarlo in questo capannetto, là dove egli fugge l'acqua, e quivi l'una si stea dentro con lui e l'altra faccia la guardia? Egli è sí sciocco, che egli s'acconcerà comunque noi vorremo.
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[033]
Avvenne un giorno che una lor compagna, da una finestretta della sua cella di questo fatto avvedutasi, a due altre il mostrò; e prima tennero ragionamento insieme di doverle accusare alla
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Ultimamente della sua camera alla stanza di lui rimandatolone, e molto spesso rivolendolo e oltre a ciò piú che parte volendo da lui, non potendo
Madonna, io ho inteso che un gallo basta assai bene a diece galline, ma che diece uomini posson male o con fatica una femina sodisfare, dove a me ne convien servir nove, al che per cosa del mondo io non potrei durare, anzi sono io, per quello che infino a qui ho fatto, a tal venuto che io non posso fare né poco né molto; e perciò o voi mi lasciate andar con Dio, o voi a questa cosa trovate modo.
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La donna udendo costui parlare, il quale ella teneva mutolo, tutta stordí, e disse:
Che è questo? Io credeva che tu fossi mutolo.
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Madonna,
disse
io era ben cosí ma non per natura, anzi per una infermità che la favella mi tolse, e solamente da prima questa notte la mi sento essere restituita, di che io lodo Idio quant'io posso
.
[040]
La donna sel credette, e domandollo che volesse dir ciò che egli a nove aveva a servire.
[043]
Cosí adunque